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Il rischio delle creste di gallo.
I codilomi acuminati sono delle escrescenze della pelle e delle mucose a forma frastagliata e di colorito rossastro, tali da ricordare a prima vista le creste di un gallo: da qui il nome popolare con cui sono conosciuti.

Dovuti all’azione di un piccolo virus denominato “papilloma virus”, queste verruche genitali sono solite formarsi sul glande, sul pene, sul prepuzio, nel meato uretrale e in regione anale del maschio, mentre nella donna la vulva, la vagina, la cervice e l’ano sono le zone più colpite.

Virus che penetra facilmente nelle cellule umane, il papilloma virus si trasmette in particolar modo con i rapporti sessuali ma anche frequentando piscine, saune, palestre, alberghi, luoghi dove si può venire a contatto con oggetti toccati da più persone.

Quasi sempre asintomatici, queste escrescenze sono però visibili ad occhio nudo e a volte possono aumentare di dimensioni fino a raggiungere quelle di una massa a cavolfiore.

Un dato certo è comunque quello secondo cui i codilomi spesso annunciano la presenza di altre malattie o infezioni a trasmissione sessuale come le vaginiti nella donna e la gonorrea e uretriti non gonococciche nell’uomo.

Attualmente per questa patologia esistono terapie valide che si basano sull’uso di sostanze tossiche, sull’utilizzo della crioterapia e della termocoagulazione metodi che hanno la capacità di bruciare le escrescenze anche se a volte in maniera non radicale.

La contemporanea assunzione di farmaci antivirali è infatti spesso necessaria per evitare le recidive che possono colpire lo stesso individuo più di una volta nella vita.

Proprio per questa precarietà, è opportuno, in caso di diagnosi certa di malattia utilizzare il profilattico, fare controllare la partner o il partner dallo specialista, curare l’igiene intima ed adottare massima precauzione nei luoghi a rischio.