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Caro prendi il pillolo per favore.
“Caro hai preso il pillolo?”: è questa la domanda che la donna vorrebbe fare alproprio uomo allorquando non c’è il desiderio di procreare.

Prendere il contraccettivo orale sarebbe, da parte di lui, un gesto d’amore, una dimostrazione d’affetto e di rispetto nei confronti della propria compagna con ripercussioni sicuramente positive nell’ambito della vita di coppia.

È da anni ormai che gli studiosi stanno cercando di mettere a punto “il pillolo” ovvero l’alternativa maschile alla pillola.

Nonostante i progressi compiuti l’obiettivo però non è ancora a portata di mano per cui la vecchia e gloriosa vasectomia rimane ancora il metodo anticoncezionale maschile più sicuro e più pratico.

Condizione fondamentale perché l’eventuale “pillolo” possa diffondersi su larga scala è che sia efficace al 100% e che non presenti effetti collaterali sgradevoli.

In Italia è in corso uno studio su 80 volontari cui è stato somministrato progesterone(ormone femminile) per bocca e testosterone(ormone maschile) per via iniettiva, mentre negli Stati Uniti si punta direttamente su un vaccino ad azione contraccettiva maschile.

In quest’ultimo caso un uomo avrebbe bisogno di periodici richiami per mantenere l’immunità evitando il successivo richiamo se vuole ritornare nuovamente fertile.

In questo quadro sperimentale si inserisce l scoperta effettuata sempre dagli americani secondo cui la nifedipina, farmaco utilizzato per l’ipertensione, avrebbe un’azione anticoncezionale.

Ebbene questo farmaco comporterebbe a livello dello spermatozoo un blocco nella produzione di un enzima indispensabile per la penetrazione del gamete maschile nell’ovulo della donna.

È pure questa una strada percorribile anche se, a parere di molti, il traguardo di un “pillolo” che funzioni davvero è ancora molto lontano.