La pubertà maschile è un delicatissimo momento della vita in seguito al quale il ragazzo va incontro a quelle modificazioni fisiche, psichiche ed emozionali che lo porteranno a diventare giovane adulto con capacità di fecondare.

Il controllo specialistico dell’adolescente diventa quindi fondamentale per evitare problemi nell’età adulta e ciò si ricava anche dai dati emersi nel corso di una indagine andrologica sulle patologie genitali condotta su circa cinquemila soggetti chiamati alla visita di leva.

Ebbene i giovani a rischio per una possibile futura sterilità sono il 50% ovvero un ragazzo su due potrà avere problemi a procreare. Secondo questa ricerca, infatti, soltanto il 27,8% di tutti i maschi esaminati possono essere considerati “perfetti” dal punto di vista sessuale ed esenti da patologie e malformazioni dell’apparato genitale e riproduttivo.

Tra le malattie più frequenti si annovera al primo posto il varicocele, quindi il criptorchidismo, ernie inguinali, ipospadia e tumori testicolari.

In molti casi è compromessa anche la possibilità di normali rapporti sessuali come nel caso degli incurvamenti congeniti del pene con il rischio di una impotentia non solo generandi ma anche coeundi.

Insomma diventare papà è più difficile di un tempo non solo per l’aumento delle patologie genitali ma anche per la riduzione della quantità e della qualità dello sperma che si registra in tutti i paesi industrializzati.

Una coppia su cinque infatti non riesce ad avere figli dopo un anno di tentativi naturali e in oltre il 50% la causa dell’infertilità è di origine maschile.