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Salute sessuale: dieci regole d'oro da rispettare.
L’Andrologo, considerato il "ginecologo" dell’uomo è una figura specialistica che accompagna il maschio in tutte le stagioni della sua vita. Il suo compito non è solo quello della diagnosi e cura delle malattie andrologiche, ma anche di prevenirle. In questa prospettiva la Società Italiana di Andrologia (S.I.A.) e gli Andrologi che ne fanno parte sentono il dovere di informare il "maschio" come alcuni comportamenti a "rischio" possano creare problematiche sessuali e riproduttive. Per questo la S.I.A. ha instituito le dieci regole d’oro circa lo stile di vita più idoneo a preservare integra nel tempo la salute sessuale maschile.

Prima regola: Adotta un sano comportamento sessuale.
  • Mantieni una regola attività sessuale. Si è visto che ciò ha un effetto positivo sull’erezione;
  • Se vuoi vincere in amore non devi fare gare nemmeno con te stesso;
  • È sempre imprescindibile il consenso della partner;
  • Pratica sesso sicuro (ovvero con il profilattico) se non conosci lo stato sierologico tuo e della tua partner specie se occasionale;
  • Rispetta l’igiene personale ed intima, lavando il pene almeno due volte al giorno ed utilizzando detergenti adeguati a pH neutro.

Seconda regola: Evita il fumo, gli stupefacenti e non bere eccessivamente.
  • È scientificamente dimostrato come il fumo danneggi l’attività sessuale. Chi fuma per un lungo periodo di tempo ha una aspettativa di vita sessuale di circa dieci anni in meno rispetto a chi non ha mai fumato o ha smesso di fumare precocemente;
  • Il fumo riduce le perfomance sessuali per danno vascolare alle arterie che portano sangue e pressione al pene;
  • Il fumo di una sola sigaretta riduce del 30% il flusso arterioso al pene per due tre ore;
  • L’alcool a basse dosi è disinibente ma inibente a dosi eccessive. Le dosi elevate o un uso prolungato provocano infatti sedazione nervosa centrale, diminuzione del desiderio sessuale e infertilità. L’eccesso di alcool danneggia il sistema nervoso centrale e i vasi sanguigni.

Terza regola: Cura la tua alimentazione e il tuo peso.
  • Un’alimentazione non controllata può determinare elevati valori di zucchero e grassi nel sangue e quindi favorire comparsa di diabete e dislipidemia ovvero colesterolo e trigliceridi superiori alla norma. Un eccessivo consumo di sale favorisce l’aumento della pressione arteriosa, l’ipertensione, le dislipidemia e in particolar modo il diabete sono fattori che predispongono alla difficoltà di erezione;
  • Altro fattore di rischio e l’obesità ovvero quando si ha il 20% di peso in più rispetto alla media. L’aumento di peso svolge un ruolo negativo sulle prestazioni sessuali, sulla libido e sulla fertilità come conseguenza di una riduzione del testosterone ovvero del principale ormone maschile.

Quarta regola: Fai una regolare attività fisica.
  • È scientificamente dimostrato come una regolare attività fisica consenta di migliorare le proprie prestazioni sessuali. L’esercizio fisico infatti contrasta la formazione dei depositi di grasso a livello dei vasi sanguigni e protegge le arterie in particolar modo le arterie di piccolo calibro come quelle del pene. Anche una passeggiata a passo svelto di circa 30 minuti al giorno è sufficiente a mantenere in salute la circolazione sanguigna generale e in particolar modo peniena.
  • Attenzione agli eccessi ovvero allo stress da superallenamento o all’eventuale uso di doping che rappresentano un rischio per una normale vita sessuale e riproduttiva.

Quinta regola: vivi una vita affettiva, lavorativa e relazionale sana.
  • La salute sessuale non può prescindere da una sana vita affettiva, lavorativa e relazionale. Bisogna infatti prendersi cura di se stessi conoscersi, accettarsi, volersi bene. La depressione e lo stress sono nemici del sesso;
  • Chi dedica troppo tempo al lavoro, chi si sottopone a carichi eccessivi di lavoro fisico (come nel superallenamento sportivo) può cadere nella cosiddetta sindrome da "stress cronico";
  • Lo stress influisse negativamente sulla regolare produzione di testosterone e favorisce la liberazione di mediatori chimici come la serotonina, gli oppioidi endogeni e l’adrenalina che come dimostrato hanno un’azione negativa sull’attività sessuale;
  • Mantenere il cervello in esercizio aiuta a migliorare le funzioni sessuali.

Sesta regola: attenzione ai rischi di certe attività lavorative.
  • Attività lavorative stressanti, usuranti e l’esposizione ad agenti chimici o fisici può produrre danni importanti a carico dell’apparato riproduttivo maschile. Per questo è opportuno adottare le precauzioni e le protezioni previste.

Settima regola: previeni il diabete, ipertensione e ipercolesterolemia. Se ne sei affetto curati scrupolosamente.
  • Il 36% della popolazione italiana affetta da disfunzione erettile è diabetica. La malattia diabetica danneggia la funzione erettile per alterazioni neurologiche e circolatorie peniene e probabilmente per alterazioni ormonali;
  • Le difficoltà sessuali nel diabetico sono direttamente correlate alla durata della malattia e al suo compenso metabolico. Un diabete scompensato infatti può danneggiare in maniera irreversibile l’erezione specie se sono presenti altri fattori di rischio come fumo, obesità e dislipidemia.

Ottava regola: fai controllare i tuoi bambini.
  • I genitori dovrebbero sottoporre a visita andrologica i propri figli già da bambini e poi in età adolescenziale. È infatti importante controllare il normale sviluppo dei genitali esterni;
  • Un bambino ogni cento è affetto da "criptorchidismo" ovvero mancata discesa nello scroto di uno o entrambi i testicoli. Questa patologia è considerata una delle cause più frequenti di sterilità e di tumori testicolari;
  • Nei primi anni di vita è frequente la presenza di una fimosi, ovvero l’impossibilità di scoprire il glande e questa situazione necessita quasi sempre di intervento chirurgico;
  • Importantissimo è poi lo sviluppo puberale ovvero il controllo della pubertà che a volte è precoce ma più spesso è ritardata. Il controllo andrologico è necessario anche perché un pene poco sviluppato può creare risvolti psicologici negativi nell’adolescente e nel giovane adulto, che sovente si paragona ai suoi coetanei come nella "sindrome da spogliatoio";
  • Il varicocele ovvero la dilatazione delle vene che circondano il testicolo è un’altra situazione che può in una percentuale superiore al 20% interessare gli adolescenti con ripercussioni negative sulla fertilità in età adulta.

Nona regola: fai una visita andrologica in età adulta.
  • L’importanza di fare controlli andrologici in età adulta scaturisce dal fatto che in Italia circa il 13% degli uomini sono affetti da disfunzione erettile, il 30% da eiaculazione precoce e in caso di infertilità di coppia in circa il 50% la responsabilità è maschile;
  • Oggi si parla sempre più nell’ambito della coppia di salute sessuale, intesa sessuale, e qualità di vita di entrambi i partner, la presenza quindi di un problema sessuale richiede l’intervento dell’andrologo di fiducia. Spesso una disfunzione erettile può essere il campanello di allarme di altre malattie come diabete, ipertensione, dislipidemia o alterazioni ormonali fino ad allora rimaste silenti.

Decima regola: fai una visita andrologica nella terza età.
  • Si sai come la qualità sia decisamente migliorata in questi ultimi 30 anni. Un ultrasettantenne ha ancora desiderio sessuale, voglia di fare l’amore, di sentirsi amato. Consultare l’Andrologo per curare un deficit erettivo non deve essere considerato diverso dal rivolgersi all’oculista o all’otorinolaringoiatra per risolvere i problemi della vista e dell’udito;
  • La presenza di una disfunzione erettile nell’età avanzata va segnalata al proprio medico non solo per curarla ma perché potrebbe mascherare altre patologie quali malattie vascolari, diabete, affezioni neurologiche e prostatiche la cui diagnosi e successivo trattamento può evitare gravi conseguenze per la salute della persona.