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Il pene deve respirare: l’importanza dell’erezioni notturne, mattutine e della terapia riabilitativa nell’uomo che non “fa sesso”.
A prescindere dall’attività sessuale, se gli uomini non avessero nell’arco delle 24 ore delle erezioni, si instaurerebbe a livello del pene, una condizione che potrebbe essere definita “atrofia da disuso”.E’ quello che potrebbe capitare a chi da molto tempo non “fa sesso” come nel caso del vedovo, del separato, del single condizione clinica meglio conosciuta come “la sindrome del vedovo”.
Durante le erezioni il sangue arterioso che affluisce e staziona al livello dei corpi cavernosi penieni garantisce la fornitura d’ossigeno necessaria affinché i tessuti del pene deputati all’erezione non vengano danneggiati.
Infatti, quando il pene è in stato di flaccidità, si trova in una condizione di ipossia ovvero di carenza di ossigeno che potrebbe danneggiare il tessuto erettile.
Ebbene le erezioni mattutine e specialmente le notturne garantirebbero il giusto apporto di sangue ossigenato per cui si dice che il pene respira.
La frequenza di queste erezioni notturne nell’uomo sano varia in funzione dell’età.
Nei ragazzi in fase puberale, ovvero nel periodo della “tempesta ormonale” si verifica una media di oltre 6 erezione per notte con più di due ore e mezza trascorse in uno stato di tumescenza.
Il giovane adulto, in media, presenta più di quattro erezioni durante il sonno di una notte; a 65 anni un uomo in buona salute ha ancora delle erezioni per circa un’ora e mezza per ogni notte.
Diverse evidenze suggeriscono che la maggior parte delle erezioni notturne non ha uno sfondo erotico.
E’ stato dimostrato che l’utilizzo degli attuali farmaci per la D.E. come Sildenafil, Vardenafil, Tadalafil e Avanafil comporterebbe una maggiore frequenza delle erezioni nell’arco delle 24 ore, specie durante la notte con miglioramento dell’ossigenazione del tessuto erettile.
Questa terapia di tipo riabilitativo può essere consigliata a chi attraversa un periodo di assente o ridotta attività sessuale per prevenire quella “atrofia” da disuso che potrebbe comportare dei danni irreversibili ai fini meccanismi dell’erezione.
Tutto questo presuppone una visita specialistica Andrologica necessaria all’impostazione della terapia e all’utilizzo del farmaco più “idoneo” alle caratteristiche del paziente che potrà quindi, al momento giusto e con la partner giusta, iniziare o riprendere una normale attività sessuale.