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L’andrologo è considerato il medico dell’uomo per tutta la vita, come lo è il ginecologo per la donna.
Col passare degli anni l’uomo invecchia e così si instaura il climaterio maschile ovvero l’andropausa periodo in cui si viene ad avere un decadimento lento, ma progressivo delle funzioni dell’organismo il cui aspetto più coinvolgente è quello del decadimento sessuale.

Gli uomini anziani necessitano infatti di maggiore stimolazione sessuale per raggiungere una erezione valida e sufficiente per una penetrazione vaginale.

I tempi di astinenza si allungano, le contrazioni eiaculatorie sono meno forti e la detumescenza molto più rapida rispetto all’età più giovane.

A questo si aggiunge un calo del desiderio sessuale. Pertanto quando un uomo che ha supertato i 50 annisi accorge che sessualmente “qualcosa non va” è opportuno che consulti un andrologo per un approfondito studio della sindrome andropausale.

Oltre ad una approfondita visita medica l’andrologo utilizzerà varie metodiche come lo studio della circolazione peniena tramite doppler, lo studio neurofisiologico dell’erezione, gli esami ematochimici generali e in particolare ormonali come il dosaggio del testosterone e della prolattina e se necessario una ecografia della prostata con studio obbligatorio del PSA.